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IntroduzioneLo studio della corrente continua mette in evidenza delle precise caratteristiche che possono essere raggruppate come elementi fondamentali e componenti delle correnti costanti. Tali caratteristiche sono: l'uniformità di verso di circolazione della corrente nei circuiti esterni (convenzionalmente dal polo positivo a quello negativo della sorgente) e l'intensità praticamente costante nel tempo, lungo detti circuiti. Un esempio di correnti costanti sono date da pile, accumulatori e generatori di corrente continua. Altre correnti , invece, non conservano tali prerogative, ma possono avere un andamento mutevole sia nel verso che nell'intensità, per cui vengono dette correnti variabili. Queste correnti, in alcuni casi, pur variando la loro intensità nel tempo ,possono conservare lo stesso verso ed in tal caso vengon dette correnti pulsanti, come quelle generate ad esempio da una dinamo. Queste correnti, nel caso, invece, in cui varino anche il verso della corrente, oltre alla sua intensità,vengono dette correnti alternate. Fino d'ora possiamo dire che la corrente alternata è una corrente di intensità variabile il cui verso cambia ad intervalli di tempo uguali. Si possono avere infinite forme di correnti alternate; tuttavia, soffermeremo lo studio su quella sinusoidale che viene generata da una f.e.m. alternata sinusoidale e viene generalmente chiamata corrente alternata, molto diffusa nell'industria moderna e presente nelle nostre case.
Caratteristiche
di una grandezza sinusoidale
AMPIEZZA O INTENSITÀ MASSIMA: rappresenta il valore massimo assunto dalla corrente in un senso o nell'altro; le due intensità sono uguali in valore assoluto.
PERIODO:
Si
chiama periodo il tempo che è trascorso dall'istante iniziale all'istante
t4; è il tempo che occorre comunque perché l'intensità di corrente passi
per tutti i valori possibili (positivi e negativi). Dall'istante t0
all'istante t4 la corrente percorre, in altre parole, un ciclo completo; il
periodo è la durata (in secondi) di questo ciclo. Il periodo si divide in
due semiperiodi; dall'istante t0 all'istante t2
c'é un semiperiodo che chiameremo positivo,
perché la corrente circola in un senso che abbiamo supposto positivo; dall'istante
t2 all'istante
t4 c'è il semiperiodo negativo, perché
la corrente circola nel senso opposto.
A
loro volta i semiperiodi si dividono ciascuno in due quarti di periodo,
visibile nella seguente tabella:
FREQUENZA
DELL'OSCILLAZIONE. Il
legame fra periodo e frequenza è il seguente: T =
1 / f ; f = 1 / T
La frequenza indica semplicemente il numero di oscillazioni complete e quindi di periodi compiuti dalla grandezza in esame nell'unità di tempo, ovvero in 1 secondo !!! si misura in Hertz (Hz) !!! Una
corrente alternata, durante un determinato intervallo di tempo, cresce in un
dato verso da zero fino a raggiungere un certo valore massimo dal quale poi
torna a diminuire fino a zero, indi si inverte per aumentare ancora da zero
fino ad un valore massimo eguale e di verso opposto al precedentemente, dal
quale ritorna ancora a zero per invertirsi nuovamente e ripetere
indefinitivamente le stesse vicende. Vediamo di seguito una tabella che
riassume alcuni valori di frequenze utilizzate in varie applicazioni:
SOFTMAX PRODUCTION
(2001) |
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