SOFTMAX - I MICROCONTROLLER

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COS' E' UN MICROCONTROLLER?

E' un computer completo costruito all'interno di un circuito integrato. I progressi tecnologici dell'elettronica hanno permesso di implementare tutti i componenti all'interno di un unico chip di silicio.

Ad esempio, il Microcontroller della fig.1 è un PIC 12C509, ed è contenuto in un "case", o contenitore, di otto piedini, occupando un superficie di 12 mm di lunghezza e 6 mm di larghezza, pesa poco più di 3 gr. ed il prezzo può essere inferiore a 1 Euro, a seconda dei numero di pezzi acquistati. Con le caratteristiche segnalate precedentemente è facile dedurre che un Microcontroller è un piccolo computer, con poca memoria, dove il processore è molto semplice, può infatti riconoscere soltanto poche istruzioni di base e le periferiche che possono essere collegate sono abbastanza limitate.

Fig. 1

STRUTTURA DEL COMPUTER

Tutti i computer dal PC di casa a quelli assai più potenti, server, presentano la medesima struttura, la stessa architettura sempre composta dai seguenti tre elementi:

MEMORIA

In questa area vengono scritti e letti i programmi che si vogliono utilizzare, insieme ai dati necessari ed ai risultati che vengono generati. Nell’ambito dei computer il termine “memoria” si riferisce comunemente alla memoria ad accesso casuale o RAM. Un computer usa la memoria ad accesso casuale per trattenere temporaneamente le istruzioni e i dati necessari per completare i compiti da lui svolti. Questo tipo di memoria abilita l’unità centrale di elaborazione del computer, detta CPU, ad accedere, molto velocemente, alle istruzioni e alle informazioni immagazzinate. A titolo di esempio, possiamo pensare alla CPU che carica un programma applicativo – un programma d’impaginazione od uno word processor – in memoria in modo da permettere al programma applicativo di procedere il più velocemente possibile. In termini pratici questo significa che si può ottenere un risultato maggiore in un minor tempo, evitando di attendere che il computer svolga i suoi compiti. Il processo che rende disponibili i dati più velocemente alla CPU, è paragonabile alla pratica consuetudine di porre svariati file e documenti elettronici utilizzati sul proprio computer in un’unica directory.

Chiariamo adesso la differenza tra le due tipologie di RAM più diffuse. DDR sta per: Double Data Rate (doppia velocità di trasferimento dati) e si riferisce ad una particolare tecnologia di realizzazione dei chip di memoria RAM. La sigla DIMM (Dual Inline Memory Module) si riferisce invece al modo con cui i chip di memoria sono assemblati in una schedina che può essere inserita negli appositi connettori predisposti per tali tipi di memoria.

Modulo DIMM SDRAM PC 133 e modulo DIMM DDR

Di fatto anche le nuove memorie DDR vengono assemblate in moduli DIMM, anche se di dimensioni diverse rispetto a quelli classici. Il termine "PC 133" viene comunemente usato per le memorie del tipo più diffuso che sono a tecnologia SDRAM e che possono operare fino ad una frequenza di clock di 133 MHz.

Le memorie di tipo DDR ed SDRAM utilizzano gli stessi meccanismi fisici per la memorizzazione dell'informazione e differiscono solo per il metodo di accesso. In sostanza l'accesso alle celle di memoria è scandito da un segnale (clock) che può essere rappresentato come un'onda quadra. Tutte le operazioni di accesso nelle memorie di tipo SDRAM avvengono in corrispondenza del "bordo di salita" del segnale, ovvero nel momento in cui il valore dell'onda quadra passa da "basso" ad "alto". La velocità delle operazioni di accesso è quindi strettamente determinata dalla frequenza del clock: con un clock pari a 133 MHz il tempo che intercorre fra due successivi bordi di salita del segnale è pari a 7.5 nanosecondi.

Nelle memorie di tipo DDR, invece, l'accesso alle celle avviene sia in corrispondenza del bordo di salita che in corrispondenza di quello di discesa del segnale di clock. La velocità di accesso risulta quindi esattamente raddoppiata.

 

PROCESSORE

E' il cervello della macchina,detto anche CPU acronimo di central processing unit, è sempre accoppiato al generatore di clock ,ovvero un oscillatore che sincronizza tutte le operazioni svolte da questo componente,in pratica il cuore pulsante:un guasto infatti a questo oscillatore comporta il blocco immediato di qualsiasi elaborazione.Esso dunque interpreta le istruzioni del programma e successivamente le esegue!!!!Più alta è la frequenza di clock supportata dal processore è più alto sarà il numero di istruzioni eleborate in un secondo.Un macchina di questo tipo viene detta sincrona.

PERIFERICHE

Sono i dispositivi che utilizzano gli utenti, nei quali vengono caricate le informazioni e vengono raccolti i risultati ottenuti dall'analisi dei programmi e dei dati.

Le periferiche classiche sono la tastiera, il mouse, la stampante, il monitor, il modem, gli altoparlanti e la telecamera digitale, ma possono anche essere un PC, dei motori, un display a sette segmenti, sensori di prossimità, ecc…

Fig. 2

 

APPLICAZIONE DEI MICROCONTROLLER

COMUNICAZIONE: 30%

Telefoni fissi e mobili,sistemi di comunicazione,navigazione,…

PRODOTTI DI LARGO CONSUMO: 27%

Elettrodomestici,macchine da gioco,giocattoli,sistemi di sicurezza ed allarmi,…

AUTOMOBILI: 18%

Controllo del motore,controllo di frenata,airbag,navigazione satellitare,….

INDUSTRIA: 10%

Strumentazione,elettromedicina,automazione,robotica,telecamere,domotica,

PERIFERICHE INFORMATICHE: 15%

Tastiera,mouse,hard disk,stampanti,multimediale,…

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